Oppenheimer e noi giovani

Il film “Oppenheimer” del regista Christopher Nolan ha fatto innumerevoli incassi, si calcola secondo Box Office Mojo dati aggiornati di questa settimana di 854 milioni di dollari lordi totali. Il pubblico ha apprezzato moltissimo la pellicola. Però, in questi giorni mi è capitato sotto il naso un articolo della rivista universitaria di Trento, in cui il professore Stefano Oss criticava il messaggio non corretto, secondo lui, sul nucleare oggi. Vi consiglio di leggere l’articolo, perché mi ha ispirato a comporre il mio testo attuale.

Prime difficoltà

L’intera visione dell’opera mi ha fatto ragionare su vari aspetti del comportamento umano. Durante la prima parte ho fatto molta fatica a capire il “succo” per via del cambio di tonalità dal bianco e nero al colore e della troppa velocità dei dialoghi. In più, citazioni di definizioni, teoremi, ricerche e obiettivi a me sconosciuti mi hanno destabilizzato un po.

Alan Turing e Oppenheimer

Aver, però, conosciuto la storia dell’uomo che ha creato l’ordigno atomico è stato rivelatorio. La narrazione della sua vita mi ha ricordato molto un suo allora collega scienziato Alan Turing. Matematico e martire della propria nazione. Convocato dall’esercito britannico durante la seconda guerra mondiale per decriptare la macchina Enigma che criptava i messaggi all’interno dell’esercito nazista. Sia Oppenheimer che Alan Turing sono stati giudicati dalla propria nazione per orientamenti e convinzioni personali. Il contrasto tra politica e scienza in entrambe le biografie dei due scienziati è sconcertante. Benché il regista provi a oggettivare la narrazione, porta lo spettatore a pensare: “I politici e militari prendono in considerazione la scienza quando gli serve”.
Oppenheimer, prima di diventare capo del progetto Manhattan, era professore all’università negli Stati Uniti e frequentava altri colleghi in Germania che riteneva più progrediti nella ricerca rispetto alla sua nazione. Quando salì al potere Hitler, l’innovazione scientifica tedesca cambiò impostazione, da “con gli americani” a “contro gli americani (e sovietici)”.

Piano Manhattan

Il piano Manhattan, era di creare una bomba prima dei tedeschi e utilizzarla come deterrente per la guerra. Oltre a ciò, Oppenheimer voleva creare un’organizzazione internazionale per l’atomica per prevenire l’uso effettivo di quest’ultima contro i civili. Creare una bomba per fermare la guerra, e creare una bomba per distruggere il mondo. Questo si è fatto.
Ero assieme, per fortuna, ad altri miei amici quando ho finito il film quindi è stato più semplice fare delle considerazioni. Dopo una lunga discussione in macchina abbiamo formulato una semplice domanda: “La bomba atomica che mondo a creato?”. La domanda ha una risposta se si legge tra le righe del film. Stefano Oss, che ho citato all’inizio se ricordate, ha messo in luce i rischi di mal interpretazioni del messaggio e del termine nucleare che tutt’ora viene frainteso dalle persone comuni. Il nucleare fa paura ma non deve solo spaventare ma è un’ottima fonte di energia e per la medicina.

Francesco Affinito
Il mio nome è Francesco Affinito. Ho trovato le mie passioni, a mio avviso, molto tardi. Ho fondato questo sito perché avevo il desiderio di creare qualcosa per la comunità e di confrontarmi con essa.

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