
Il Covid19 e la frenesia quotidiana
Frenesia quotidiana
Il Covid19 è il frutto della nostra frenesia quotidiana. Il mondo è interconnesso grazie alle potenze anglosassoni ma spesso ci dimentichiamo di un altro protagonista dello scacchiere internazionale: la Cina, un paese che tiene gran parte delle redini del mondo. Gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito, pur essendo i genitori e ancora per poco i portatori della lingua unica, non hanno più l’influenza di una volta. La Cina di Xi Jinping sia dal punto di vista sanitario, che nonostante economico e militare con la pugnalata della pandemia non si è fermata.
Italia
Nell’articolo di Elisabetta Degl’Innocenti ci si focalizza sui cambiamenti sociali in Italia. L’Italia è stato il primo paese occidentale, dopo la Cina, a scontrarsi con il virus di Wuhan; la quotidianità è stata modificata nei rapporti più semplici e più umani. Però, si sottolineano gli effetti positivi sui rapporti familiari eliminati dal “loop” settimanale.
Aspetto Giuridico
Un aspetto altrettanto interessante è quello giuridico. L’autrice vuole ricordare che le restrizioni imposte dal Governo nel marzo 2020 si possono scontrare con dei diritti garantiti dalla Costituzione, per esempio con gli articoli che sanciscono la libertà personale e di movimento (art. 13 e 16) ecc. Questi articoli sono stati citati per giustificare i cortei contro i vaccini e i green-pass.
Mal-informazione
Il malcontento popolare della popolazione è dovuto dalla mal-informazione che ha fermentato un enorme malcontento e la paura verso i vaccini e verso le istituzioni; il martellamento continuo di notizie ha causato anche la disapprovazione del Ddl Zan. La stampa e i giornali non sono stati utili a far vaccinare tutte le persone, infatti l’autrice dell’articolo dedica un ultimo approfondimento all’informazione o all’Infodemia (in inglese infodemic, crasi di information + epidemic, è un neologismo coniato dal politologo David J. Rothkopf nel 2003, all’epoca della SARS). La sovrabbondanza di informazione sulla Covid19 che ha creato una fetta della popolazione sfiducia verso tutto e tutti.
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