
Grazie, PECCO!
È possibile buttare via un mondiale che sarebbe potuto (e dovuto) essere la consacrazione di un pilota talentuoso, e di un team che lotta, da nove anni, per divenire il primo tra tutti? Soprattutto, si può realizzare ciò in meno di dieci gare? La risposta breve? Pecco.
Questa non è un’analisi parere pacato o altro, questo è il mio sfogo per un Mondiale mai così noioso e poco competitivo dal 2010. Sembra che l’unico essere umano possedente una cervice e materia grigia (oltre ad un sensazionale talento) sia il primo in classifica, il resto dei piloti (e contendenti) gioca a chi ragiona meglio con i genitali.
Bastianini
Era partito come la potenziale sorpresa del campionato, viste le tre vittorie nelle prime sette gare. Poi, il nulla. Non regge neanche la giustificazione del “la moto fa schifo, solo lui la può sfruttare al meglio”, perché anche Fabio Digiannantonio sta compiendo gesta incredibili con essa, quali combattere costantemente per la top-5 ed ottenere una pole al Mugello. Per descrivere le sue ultime gare, l’unico termine che assocerei ad Enea sarebbe… Boh.
Espargaro
Con quel look da 37 di quoziente intellettivo, sta davvero dimostrando il perché sia stato rinnovato. In Catalogna, un’esultanza al penultimo giro che non vedevo da Brno di qualche anno fa, con piantarini annessi e giustificati. Al Sachsenring, un lungo del ozzac senza ragione di esistenza, dato che poteva conservare il podio comodamente. La speranza è l’ultima a morire, ma il confronto mentale con Quartararo, ogni fine settimana, è una sconfitta su tutta la linea.
x Pecco
Per finire.
Bagnaia.
Per lui, non rimane che affermare ciò:
VAFFANOLUC. (Con ironia)